Mutui in Italia, difficili quasi ovunque, impossibili in Calabria

di | 3 Luglio 2013

Le disparità tra le Regioni in Italia sono ormai una costante che accompagna la vita dei cittadini di un Paese piccolo ma tremendamente diviso. Questa divisione è ormai tristemente famosa quando si guarda al settore bancario, assicurativo e finanziario: i cittadini del mezzogiorno sono sempre quelli che hanno maggiori difficoltà ad ottenere un mutuo.

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La casistica italiana, c’è da aggiungere, non brilla certo per i dati positivi, ed ottenere un credito in Italia è ultimamente una impresa difficile. Sebbene nel mese di aprile 2013 pare si siano notati segnali di miglioramento, questi segnali sono molto timidi e l’immagine generale, sia guardando i numeri sia la percezione della gente, è comunque poco consolante per il momento. Riuscire ad accedere a un prestito per l’acquisto della casa è ormai considerata missione impossibile dalla maggioranza degli italiani, e anche i dati, come la recente ricerca svolta da Mutui.it e Facile.it lo confermano.

Basta considerare che nella Regione in cui è più facile ottenere un mutuo, le Marche, solo il 10% delle domande presentate ricevono un OK dalle banche, percentuale che si mantiene più o meno stabile verso nord (Liguria e Lombardia 9,7%, Piemonte 8,8%) comunque superiore alla media nazionale che è del 7%, la percentuale scende drasticamente assestandosi ben al di sotto i valori medi nazionali. La Campania sta al 5%, percentuale che fino ad Aprile era la media nazionale, migliorata sicuramente grazie alle erogazioni di liquidità della BCE e dall’abbassamento dei tassi.

Le altre Regioni del sud invece si trovano in una situazione in cui è quasi impossibile ottenere un mutuo: la maglia nera spetta alla Calabria in cui le banche dicono si 3,8 volte ogni 100 richieste. Sicuramente le condizioni socio economiche delle regioni influiscono sulle decisioni degli istituti bancari: al nord gli stipendi sono più alti, e coloro che chiedono un mutuo lo fanno qualche anno prima rispetto ai concittadini delle regioni del Sud, in cui farsi una famiglia ed avere un minimo di stabilità economica è un utopia che a volte si realizza dopo i 40 anni. Senza dubbio però negando in questo modo mutui (ed anche finanziamenti alle imprese) si aggrava una situazione di stagnazione delle attività economiche che fa ulteriori danni in una situazione affatto rosea che non si risolve certo negando e tagliando, ma piuttosto pianificando ed investendo con lungimiranza.