Nel richiedere un nuovo finanziamento, magari con l’intento di consolidare debiti pregressi derivati da altri finanziamenti, questo può venire negato.
Una delle cause che interferisce con la possibilità di ottenere un nuovo finanziamenteo è il superamento della parte cedibile dello stipendio; infatti è importante considerare che la cedibilità si aggira intorno al 30-35% dello stipendio netto.
Tra i motivi meno gravi che bloccano la concessione dei prestiti e dei finanziamenti c’è il monitoraggio da parte del CRIF (Centrale Rischi Finanziari) delle varie richieste di finanziamento pervenute e non concesse dalle varie finanziarie presso le quali il cliente si è recato.
Esiste un modo per ovviare a questo inconveniente, prima di tutto bisogna interpellare il CRIF tramite il loro sito internet oppure per via telefonica, ed ottenere una situazione della propria posizione per poi recarsi da ogni ente/finanziaria presso la quale si è richiesto un finanziamento e chiedere una liberatoria.
Le liberatorie vanno comunicate al CRIF per via raccomandata con ricevuta di ritorno, basterà attendere che il CRIF proceda con la cancellazione del nostro nominativo dalle liste, ciò dovrebbe avvenire entro 30 giorni dal ricevimento delle raccomandate.
La cancellazione non può avvenire in caso di presenza di mancati o ritardati pagamenti, o di sforamento dei parametri derivato per esempio dall’utilizzo di una Carta Revolving.
E’ comunque possibile ottenere un prestito anche quando si sforano i parametri, e consiste nell’ottenere l’autorizzazione, delega, del proprio datore di lavoro di aumentare la parte cedibile del nostro stipendio.