Classificazione dei Prestiti Personali

di | 11 Febbraio 2016

Quando si parla in maniera generale di prestiti e finanziamenti, in genere si fa riferimento prettamente a quelli che vengono meglio definiti come prestiti personali. Si tratta di un’erogazione di denaro che una banca effettua nei confronti di colui che diventerà il debitore e che si impegnerà a rimborsare quanto ottenuto maggiorato di una quota di denaro meglio chiamata con il termine di interessi.

Prestito senza busta paga

Il prestito personale rientra nella categoria dei prestiti finanziari non finalizzati, anche definiti “credito al consumo”, in quanto non direttamente riconducibili all’acquisto di un determinato bene o servizio. Nel caso specifico, infatti, la somma di denaro richiesta viene versata direttamente al soggetto richiedente e non al soggetto convenzionato, come invece accade ad esempio per l’acquisto di una casa in costruzione.

E’ proprio la finalità del prestito che viene utilizzato che opera da elemento discriminante per la classificazione degli stessi, che possono essere distinti in:

  • Prestiti finalizzati: ovvero quei prestiti che vengono stipulati direttamente con il negoziante, solitamente convenzionato con un istituto creditizio, che fornisce il bene (o servizio).
  • Prestiti personali: vengono erogati direttamente dall’ istituto di credito, senza passare per terzi. Non sono finalizzati all’acquisto di alcun bene o servizio.
  • Cessione del quinto: rappresenta una tipologia di prestito erogabile solo a lavoratori dipendenti o eventualmente pensionati. Si prevede infatti che le rate mensili vengano automaticamente sottratte alla busta paga o alla pensione nell’ammontare pari ad un quinto della stessa.
  • Prestiti delega: si tratta di una fattispecie di prestiti molto simili alla cessione del quinto ma a differenza di questi possono essere erogati per importi più elevati poiché la rata può in alcuni casi essere superiore al quinto dello stipendio. Si tratta di una tipologia di prestiti accessibili solo a lavoratori dipendenti e non pensionati.
  • Prestiti vitalizi ipotecari: possono essere erogati a pensionati con età superiore ai sessantacinque anni e proprietari di un immobile

Come si è tenuto a precisare precedentemente, il prestito personale rappresenta una forma di credito al consumo e non è pertanto scritto su nessun bene idoneo a garantire un’eventuale insolvenza del consumatore. Pertanto viene classificato come uno dei prodotti più rischiosi per un l’ente creditizio che potrebbe pertanto richiedere, ad esempio, una fideiussione oppure, in generale, delle garanzie personali.

Il maggior rischio supportato incide in maniera direttamente correlata all’ammontare del tasso di interesse applicato alla somma erogata. Infatti, il tasso passivo applicato ai prestiti personali risulta in media superiore ai tassi applicati per le altre tipologie di prestito. In linea generale vengono concessi prestiti personali per un ammontare compreso tra 1500 e 30.000 euro, mentre la durata del finanziamento varia tra 1 e 5 anni.