Prestito Inpdap

Il Prestiti Inpdap è una forma di credito che l’Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell’Amministrazione Pubblica offre ai propri iscritti, e può essere richiesto dai dipendenti in servizio presso le amministrazioni pubbliche che percepiscono una retribuzione mensile fissa e continuativa

Il Prestito Inpdap si distingue in:

  • Il Prestito Inpdap diretto erogato dallo stesso ente ed a questi rimborsato ad un tasso estremamente agevolato utilizzando i fondi non destinati alla copertura delle prestazioni pensionistiche.
  • Prestito attraverso convenzioni stipulate con alcuni istituti di credito, in questo caso estendibile anche ai pensionati dell’ente e ai familiari.

Una delle forme di Prestito Inpdap previste è quella chiamata “piccolo prestito”, che consente di ottenere per una durata di 12, 24, 36, 48 mesi una somma pari rispettivamente a due, quattro, sei, otto mensilità del proprio stipendio senza che la somma sia finalizzata all’acquisto di un determinato bene.

I prestiti Inpdap devono essere rimborsati nel periodo previsto tramite il pagamento di rate costituite da una quota interessi e da una quota capitale. Sulla prestazione si applicano un tasso di interesse a scalare del 4,50%, un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,50% e una per fondo rischi pari allo 0,30% annuo.

L’Inpdap eroga il prestito al richiedente tramite un assegno circolare non trasferibile, in contanti o tramite bonifico bancario.

Il Prestito Inpdap pluriennale può essere:

  • Semplice: consente di ottenere un prestito della durata di cinque o dieci anni che comporti una trattenuta massima non superiore al quinto dello stipendio. In sede di istruttoria della pratica è richiesta la documentazione di spesa e la domanda deve essere adeguatamente motivata.
  • Garantito: permette di ottenere un prestito quinquennale o decennale tramite una Società finanziaria accreditata presso l’Inpdap, che in questo caso ha solo il ruolo di garante e in caso di morte, cessazione dal servizio senza diritto a pensione o riduzione dello stipendio, riscatta il prestito con la restituzione all’Istituto mutuante del debito residuo. L’importo massimo della rata non può superare il quinto dello stipendio e in questo caso non serve presentare documentazione di spesa come per il prestito pluriennale semplice.

In caso di decesso del richiedente l’Inpdap non procederà al recupero del finanziamento nei confronti del debitore.

E’ possibile quindi confrontare diversi preventivi, per valutare quello più adatto alle proprie esigenze.