La Carte Revolving è una carta di credito che, oltre alle funzionalità di tutte le normali carte a saldo, mette a disposizione del cliente del denaro da poter utilizzare per effettuare acquisti o prelievi di contante (entro il limite prefissato) lasciandola libertà di rimborsare le spese un po’ per volta.
Ad ogni acquisto o prelievo la disponibilità della carta diminuisce e si ripristina man mano che il titolare versa le rate mensili. Si parla di credito revolving considerandolo come un credito rotativo in quanto nel momento in cui si usa la carta si accede ad un credito (il fido concesso al momento dell’emissione) che è ricostituito con le rate ed è quindi riutilizzabile per altre spese.
Nel corso del mese il cliente può scegliere la rata di rimborso che preferisce pagare, purché superiore ad una rata minima (normalmente, intorno al 5% dell’esposizione debitoria). L’unico vincolo nel rimborso prevede che ogni mese il cliente debba versare almeno una rata minima (che normalmente non eccede il 5% del fido accordato). Mano a mano che si rimborsano gli importi spesi si ricostituisce la disponibilità per ulteriori spese.
Il tasso di interesse applicato a questa forma di finanziamento è generalmente fisso, tuttavia di solito l’istituto di credito si riserva di applicare condizioni diverse ed applicare eventualmente un tasso variabile.
Può capitare infatti che alle somme spese e non interamente rimborsate nel mese successivo venga applicato un tasso di interesse mensile, oppure nel caso in cui la carta non venga utilizzata, o venga utilizzata ma gli importi vengano rimborsati per intero, non ci siano interessi da pagare.
Il limite di spesa concesso su una Carta Revolving viene deciso dalla banca emittente e si basa sull’affidabilità finanziaria del richiedente, anche se di solito non supera i 2.000 euro. All’atto della richiesta è necessario fornire tutti i dati personali, un documento d’identità, copia dell’ultima busta paga ed eventuali garanzie richieste dall’istituto di credito (sottoscrizione di una polizza assicurativa, a copertura del rimborso del credito derivante dal finanziamento, a fronte dei rischi morte, impiego, infortunio e invalidità).
Gli interessi delle Carte Revolving sono calcolati in base a due parametri:
- Tan (tasso annuo nominale, dal 12 al 14 %);
- Taeg (tasso annuo effettivo globale che esprime il costo efettivo del finanziamento, tenendo conto di tutte le spese obbligatorie, dal 12 al 15 %).
Nel costo effettivo della Carta vanno considerate le spese fisse quali:
- invio estratto conto,
- commissioni sul prelievo contanti,
- su eventuali ritardi di rimborso rata,
- superamento del limite di credito,
- commissioni sul costo del rifornimento carburante ecc.,
- costo della rateizzazione (Isc – Indicatore sintetico di costo),
- eventuale quota annuale o di rinnovo della carta (di solito 10-15 Euro),
- spese per prelievi agli sportelli automatici (dai 2 ai 4 euro),
- spese per commissioni di particolari acquisti (come da contratto),
- prelievo massimo giornaliero disponibile (circa 250 euro),
- spese di corrispondenza (invio estratto conto, circa 1 euro),
- imposte di bollo di legge,
- spese per ristampe ed altre operazioni previste contrattualmente,
- costo della eventuale polizza assicurativa,
- calcolo del cambio per le operazioni in valuta estera (diversa all’euro),
- spese di sostituzione/smarrimento della carta,
- spese per la costituzione in mora,
- spese per solleciti di pagamento,
- spese per esazione del credito,
- spese per il recupero legale del credito.
La “Blu American Express”, la carta “Barclaycard”, la “Carta Aura” di “Findomestic Banca” e la carta “Bancoposta ricaricabile”, sono alcune delle Revolving più famose che invogliano a fare acquisti.
Le Carte di Credito Revolving inoltre, sono soggette al monitoraggio del CRIF, il mancato o ritardato pagamento della somma minima alla scadenza pattuita, fa scattare immediatamente la segnalazione per iscrizione nelle liste. Per questo, anche se costituiscano un servizio di accesso al credito base (dato il modesto fido) le Carte di Credito Revolving sono un ottimo strumento per determinare la qualità ed il rischio del possessore, e diventa quindi importante rispettare le condizioni contrattuali con diligenza e senza prendere questo tipo di finanziamento in modo superficiale.