I prestiti per pensionati comprendono nella loro categoria quelli denominati prestiti vitalizi ipotecari, una forma di credito utile per richiedere una somma di denaro, da affiancare alla richiesta di prestito con cessione del quinto della pensione.
Un prestito vitalizio ipotecario può essere richiesto da un proprietario di un immobile, il quale viene ipotecato a garanzia del prestito.
La cifra prestata non verrà rimborsata a rate con un normale piano di ammortamento, ma in una unica soluzione, comprendente interessi e spese, entro un anno dall’ avvenuto decesso del cliente, dai suoi eredi.
Gli eredi possono operare in diversi modi per liberarsi del debito:
- rimborsandolo con il loro denaro
- con la vendita dell’ immobile ipotecato (o degli immobili ipotecati)
- rinunciando all’ eredità (l’ eredità comprende l’ intero patrimonio del de cuius, quindi anche le passività, i debiti: per liberarsene, occorre rinunciare anche agli attivi)
Se entro un anno il prestito non viene rimborsato, allora l’ istituto di credito diviene definitivamente proprietario dell’ immobile, che potrà mettere all’ asta; a tal proposito, esiste la “no negative equity guarantee”, una regola la quale afferma che il debito a carico degli eredi viene coperto dal valore di realizzo dell’ immobile venduto tramite asta, non potrà più esser loro chiesto nulla.
Gli eredi (ancora potenziali in questo momento) non hanno alcuna voce legale in merito alla decisione del richiedente il prestito vitalizio ipotecario di domandarlo; finchè il debito non viene saldato, viene meno qualsiasi disponibilità sull’ immobile (non può essere affittato, venduto, ristrutturato).