L’attività dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni, dei trattamenti di fine rapporto e dei trattamenti di fine servizio. L’istituto si occupa anche di concedere crediti sotto forma di prestiti e mutui ai dipendenti pubblici e ai pensionati, e ai loro familiari, della pubblica amministrazione.
I prestiti concessi dall’Inpdap hanno dei tassi agevolati rispetto al mercato e vengono concessi tramite un Fondo comune dell’istituto o tramite società finanziarie con esso convenzionate.
L’offerta di prestiti concessi dall’Inpdap si divide in 3 gruppi:
Piccoli prestiti; da rimborsre entro 12, 24 o 36 mesi, vengono concessi per risolvere improvvise ed urgenti necessità di denaro. La somma massima concessa dipende dalla durata del prestito, e non supera tre mensilità medie nette dello stipendio o della pensione nè gli 8000 mila euro. Sui rimborsi viene applicato un tasso d’interesse nominale annuo del 4,25%, più un aumento del 0,50% per le spese di amministrazione e un premio fondo rischi che è una quota variabile.
Prestiti pluriennali diretti; della durata di 5 o 10 anni per somme di denaro necessarie a far fronte a problemi finanziari documentati. La rata mensile non può essere superiore ad un quinto delle stipendio (o della pensione) e viene applicato un tasso d’interesse molto vantaggioso del 3,50%, a cui si devono sommare le spese di amministrazione sempre dello 0,50% e il premio fondo rischi.
Prestiti pluriennali garantiti; con caratteristiche similari al prestito al punto precedente, con la differenza che l’Inpdap garantisce contro i rischi di decesso dell’iscritto, di cessazione del servizio prima della pensione e di riduzione dello stipendio. Un altro fattore che cambia rispetto ai prestiti pluriennali diretti è il tasso applicato, che in questo caso è variabile e viene stabilito dagli Istituti di credito e dalle Società finanziarie che erogano effettivamente il denaro.
Per altre informazioni è utile consultare il sito dell’Inpdap.