Prestito Auto

Il Prestito Auto, è una forma di prestito finalizzato, sottoscritto presso il rivenditore di auto per l’acquisto rateale di una vettura nuova o usata, a tasso di interesse fisso e pagamento secondo un piano di rimborso predefinito a rate costanti.

Gli istituti finanziari che operano nel campo dei finanziamenti per l’acquisto dell’auto sono riconducibili a tre categorie:

  • le banche;
  • le società di marca (dette "captive", possono avere natura di finanziaria o di banca);
  • le società specializzate nel credito al consumo (banche o finanziarie).

Il rivenditore, che ha stipulato una convenzione con uno o più istituti finanziari, orienta le proposte di finanziamento avanzate da coloro che vogliono acquistare a credito una vettura, verso la banca o la finanziaria, affinché quest’ultima, fatta la valutazione sul potenziale cliente, conceda l’importo richiesto. Il rivenditore offre così, alla propria clientela un servizio aggiuntivo ed in più riceve dall’istituto finanziario una provvigione per l’attività di procacciamento svolta. Nel caso di approvazione, la somma finanziata viene versata dall’istituto erogante direttamente al convenzionato (insieme alla provvigione), anticipando per conto del consumatore il prezzo di acquisto dell’auto o una sua quota (nel caso si versi un anticipo in contanti).

Il cliente ha la possibilità di acquistare l’auto e di pagarla ratealmente, rimborsando all’ente finanziatore il capitale, gli interessi maturati e le eventuali spese aggiuntive.

Gli istituti finanziari coprono fino all’80-85% del valore dell’auto, mentre la durata del finanziamento, varia dai 6 ai 60 mesi.

Nel caso di vetture usate, il limite massimo di finanziabilità varia in funzione dell’anzianità dell’auto ed è direttamente legata alla valutazione dei listini eurotax (testo di riferimento approvato dai costruttori e dai rivenditori europei di autoveicoli per la valutazione del valore delle autovetture nuove e usate). Nel caso delle vetture nuove, sono previsti degli importi minimi di finanziamento, al di sotto dei quali le operazioni di credito al consumo non sono ammesse, in quanto non convenienti. 

I contratti di prestito auto, devono contenere per legge i seguenti elementi:

  • il tasso di interesse praticato;
  • ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi gli oneri in caso di mora;
  • l’ammontare e le modalità del finanziamento;
  • il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
  • il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
  • il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere modificato;
  • l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
  • le eventuali garanzie richieste;
  • le eventuali coperture assicurative che venissero richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.

In più, a pena di nullità, deve essere specificato:

  • la descrizione precisa del bene o del servizio per cui si richiede il finanziamento;
  • il prezzo di acquisto in contanti, il prezzo stabilito dal contratto e l’ammontare dell’eventuale acconto;
  • le condizioni per il trasferimento del diritto di proprietà, nei casi in cui il passaggio della proprietà non sia immediato.

Interrompere il pagamento di una rata comporta l’immediata inadempienza nei confronti del finanziatore ed il rischio di spiacevoli conseguenze:

  • gli interessi dovuti verrebbero maggiorati, con l’applicazione di una mora;
  • si può finire nella lista dei pagatori “ritardatari” o di essere segnalati agli enti di tutela del credito (le Centrali Rischi) che condivideranno questa informazione con l’intero sistema bancario e finanziario con un peggioramento dell’affidabilità creditizia e una maggiore difficoltà nell’ottenere credito in futuro;
  • il finanziatore può sciogliere il contratto e pretendere l’immediato rimborso di tutto quanto gli è ancora dovuto. 

La normativa stabilisce che è sempre possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato, restituendo l’importo convenuto con alcune maggiorazioni. L’istituto richiederà il versamento del capitale residuo, degli interessi e degli altri oneri maturati fino a quel momento e, se previsto nel contratto, di un compenso comunque non superiore all’1% del capitale residuo.

Se il contratto non specifica qual è l’importo del capitale residuo dopo ciascuna rata di rimborso, si deve intendere come capitale residuo la somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data dell’adempimento anticipato, (calcolata mediante una formula standard definita dal Ministro del Tesoro con un decreto del 1992). Il tasso di interesse da utilizzare nel calcolo è invece quello in vigore al momento dell’adempimento anticipato.

Le diverse categorie di enti finanziatori seguono varie e differenti procedure anche per per quanto riguarda la richiesta di garanzie.

Di solito il finanziatore verifica che il consumatore abbia sottoscritto l’assicuzione per responsabilità civile (imposta per legge), e in alcuni casi possono richiedere di essere beneficiari di una polizza incendio e furto (per singoli massimali di importo pari almeno al prezzo di acquisto). In caso di sinistro o furto, l’indennizzo assicurativo spetta al finanziatore per la quota relativa all’estinzione anticipata del contratto, mentre l’eventuale differenza viene rimborsata al cliente. Il cliente, invece, è tenuto ad un esborso personale qualora l’indennizzo riconosciuto dalla compagnia non sia sufficiente a rimborsare totalmente l’estinzione anticipata. Inoltre il finanziatore può richiedere che il cliente sottoscriva anche una polizza assicurativa per la copertura di eventuali insolvenze dovute a morte, invalidità o disoccupazione del cliente.

Per valutare il prestito più adatto alle proprie esigenze, è possiblie richiedere un preventivo Online alle diverse finanziarie disponibili.